MARZO 2020 – Il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza, in vigore da domenica 8 marzo e fino al 3 aprile, introduce misure per contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus.

Il DPCM (clicca QUI) prevede specifiche disposizioni sulla mobilità inLombardia ed in 14 Province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia).

Il DPCM  introduce un sistema di mobilità ridotta.

Nello specifico nelle aree geografiche sopra indicate bisogna evitare spostamenti in entrata e in uscita ad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e spostamenti per motivi di salute. Ciò significa che ci si può recare al lavoro ed è inoltre garantita la circolazione delle merci (clicca QUI), con rispetto da parte dei trasportatori dei presidi di sicurezza. E’ quindi previsto il mantenimento dell’operatività del sistema industriale. Laddove possible, naturalmente, si invita comunque ad incentivare sempre lo smart working o misure di congedo/ferie, per limitare gli spostamenti.

Specifichiamo altresì che siamo in attesa di chiarimenti interpretativi ufficiali, nonchè delle linee guida che il Ministero degli Interni predisporrà a favore dei prefetti.