L’ANPAL, nell’ambito degli approfondimenti legati all’emergenza Covid-19 e alle ricadute sul mercato del lavoro, ha pubblicato la nuova Nota periodica dedicata ai contratti in somministrazione.

La Nota, si avvale delle informazioni contenute nell’archivio delle comunicazioni obbligatorie e offre un quadro informativo circa le reazioni della domanda di lavoro in somministrazione fino al 31 dicembre 2020.

In linea con quanto accaduto per tutte le dinamiche occupazionali, l’anno 2020 segna per i contratti in somministrazione una contrazione significativa, con un -25,9% di contratti attivati rispetto all’anno 2019. Sulla decrescita incide in particolar modo il picco negativo delle attivazioni rilevato nel trimestre marzo-giugno (-54,1%) su cui non riesce a incidere il recupero – pur presente ma troppo contenuto nei mesi giugno-novembre – di nuove attivazioni e su cui si innesta l’ulteriore perdita di contratti che contraddistingue il mese di dicembre (che segna un ulteriore -29,9%).

In valori assoluti, il numero di attivazioni nell’anno 2020 supera di poco il milione di unità (contro il milione e 400mila dei dodici mesi precedenti) che hanno interessato 552mila individui, circa 100mila in meno rispetto all’anno 2019. Ad essere stati particolarmente penalizzati nelle dinamiche di accesso al lavoro sono stati soprattutto i giovani con meno di 29 anni e le donne.