Roma, 25 marzo 2021 – Prende il via oggi IRESDES 4.0, progetto selezionato e finanziato dalla Comunità Europea, che ha come obiettivi lo studio delle soluzioni più adatte a migliorare la regolamentazione dello smart working nelle PMI, il sostenere lo sviluppo delle competenze digitali nei lavoratori attraverso la collaborazione delle parti sociali e il fornire raccomandazioni per aggiornare in modo completo i contratti collettivi di lavoro applicati nelle PMI.
Capofila del progetto Confimi Industria, Confederazione delle pmi manifatturiere italiane, con partners la FIM CISL del Veneto, l’Associazione ADAPT, l’Associazione europea delle Imprese Digitali (European Digital SME). Il progetto avrà inoltre il supporto di Confimi Industria Digitale e dell’Associazione europea dei sindacati dei lavoratori (IndustrialAll Europe).
Il progetto si inserisce tra le azioni della Comunità Europea previste a sostegno del dialogo sociale e delle relazioni industriali soprattutto per analizzare le trasformazioni in atto nel sistema economico dei Paesi membri attraverso bandi annuali che finanziano interventi mirati a cogliere tali cambiamenti. “Un progetto ambizioso proposto dalla nostra Verticale di settore Confimi Industria Digitale che la Confederazione ha presentato alla Comunità europea lo scorso giugno al termine della prima ondata della tremenda pandemia, insieme a partners di assoluta qualità e valore – spiega il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli che rappresenta 45.000 imprese che impiegano 600.000 lavoratori – Gli strumenti digitali ci hanno permesso lo scorso anno di far convivere le necessità produttive con quelle organizzative, tutelando così la sicurezza del personale. Ma una simile organizzazione non può essere il solo frutto di un’emergenza, né il telelavoro essere considerato smartworking. Bisogna lavorare affinché la modalità sia regolamentata per garantire al contempo flessibilità e una proficua gestione aziendale. Essere stati scelti tra tanti progetti dalla Comunità Europea è per noi motivo di orgoglio, l’aver indicato come regia operativa la struttura di Bergamo, area particolarmente colpita dalla pandemia, può aver sicuramente influito positivamente sul risultato finale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Domenico Galia, Presidente di Confimi Industria Digitale che sottolinea “Occorre ideare un nuovo modello di contrattazione collettiva meno conflittuale e più sinergico, che tenga conto del grande tema della sostenibilità, e che riesca a individuare il giusto equilibrio tra la giustizia sociale e la competitività dell’impresa, il quale, affinché si possa realizzare, necessita di un importante cambiamento culturale, come per tutti i processi sociali ed economici”.
Sotto la guida di Confimi Industria, saranno selezionati oltre 50 esperti provenienti dalle parti sociali, sia nazionali che comunitarie, per istituire un apposito Comitato con rilevanza a livello europeo. Il team di lavoro si focalizzerà sui modelli di smart working e sulle competenze digitali, lavorando per un periodo di 18 mesi al fine di fornire raccomandazioni utili a migliorare i contratti collettivi di lavoro.