Con il decreto del 14 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 9 febbraio 2022, n. 33, i ministri della Transizione Ecologica, dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze hanno definito i requisiti e le certificazioni idonee ad attestare le tipologie di prodotti e di imballaggi di recupero per l’accesso all’agevolazione, nonché i criteri e le modalità per la fruizione del credito d’imposta. L’incentivo rientra nel piano d’azione nazionale a sostegno dell’economia circolare e dell’efficientamento delle risorse. In provvedimento dà attuazione alla legge 145/2018 che aveva introdotto un contributo destinato alle imprese sensibili al tema dell’economia circolare, commisurato alle spese sostenute per l’acquisto dei seguenti beni: a) Prodotti finiti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica; b) Imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002, inclusi: – Imballaggi in carta e cartone (ad eccezione di quelli stampati con inchiostri, trattati con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell’impasto cartaceo e di quelli accoppiati con altri materiali non biodegradabili). – Imballaggi in legno non impregnati; c) Imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata della carta; d) Imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata dell’alluminio. L’articolo 4 del citato decreto regola l’entità dell’agevolazione. Il contributo, riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, spetta nella misura del 36 per cento delle spese sostenute in ciascuno degli anni 2019 e 2020 per l’acquisto dei prodotti e degli imballaggi elencati in precedenza, fino ad un importo massimo annuale di 20.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria, nel rispetto del limite complessivo di un milione di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Ai fini del riconoscimento del credito le imprese interessate dovranno presentare apposita domanda entro il 22 aprile 2022, esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la piattaforma Invitalia PA Digitale.
QUI il link del MITE per la presentazione delle istanze.