Dopo un serrato confronto in videoconferenza tra i Ministeri del Lavoro, della Salute, dello Sviluppo economico, Inail e le parti sociali, nella serata di ieri 30 giugno 2022, è arrivata l’intesa ed è stato sottoscritto – il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” (Clicca qui)
Il Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, che hanno promosso un nuovo confronto tra le Parti sociali. Il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo.
Confimi Industria era rappresentata al tavolo da Sara Veneziani responsabile Ambiente e Sicurezza e Mario Borin Responsabile Relazioni Sindacali.
Di seguito un breve riassunto dell’intesa raggiunta:
1 – viene “alleggerito” il precedente protocollo in vigore, sottoscritto il 06 aprile 2021;
2 – viene disciplinato l’uso dei DPI anticontagio COVID-19 che saranno solo del tipo mascherine FFP2, come forma di garanzia;
3 – viene stabilito che i DPI (mascherine FFP2) sono un presidio importante, di cui se ne raccomanda l’uso: l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2, anche se attualmente obbligatorio solo in alcuni settori secondo la vigente disciplina legale, rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo;
4 – l’ obbligatorietà dell’uso delle mascherine, avendo attenzione ai soggetti fragili, sarà stabilita in Azienda (dal datore di lavoro, dal medico competente e dal servizio di prevenzione e protezione) attraverso una mappatura dei punti critici, cioè specifiche mansioni, contesti lavorativi e organizzazione del lavoro (es. dove ci sia affollamento, assenza di distanziamento, ecc.);
5 – viene posta attenzione ai lavoratori fragili auspicando una azione del governo rivolta a tutelarli;
6 – si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia.
Si stabilisce quindi che i datori di lavoro aggiornino il Protocollo condiviso di regolamentazione all’interno dei propri luoghi di lavoro, applicando le misure di precauzione in esso elencate – da integrare con altre eventuali equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali (ove presenti) e sentito il medico competente – per tutelare la salute delle persone presenti all’interno dei luoghi di lavoro e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.